Il Circuito del Mugello culla di piloti negli anni '20

Emilio Materassi 1920

Fra 1920 e 1929 torna a rivivere il Circuito del Mugello, terreno di gara per gli assi del volante di allora, ma allo stesso tempo culla di piloti toscani che qui si fanno le ossa.

Passata la bufera della prima guerra mondiale, anche al Mugello è tempo di tornare a correre. L'Automobile Club di Firenze torna in pista e organizza la prima gara della seconda rinascita. Siamo nel 1920, la corsa porta il nome ufficiale di "Circuito del Mugello" e sarà disputata fino al 1929, salvo un'interruzione fra 1926 e 1927. Sul tracciato vanno in scena i migliori assi del volante fra cui Giuseppe Campari, Alfieri Maserati e Enzo Ferrari, ognuno alla guida delle auto più potenti e veloci del tempo.

Ma il Circuito del Mugello non è solo terreno di piloti navigati. Nello stesso periodo diventa anche banco di prova per molti piloti toscani che, grazie a queste gare "casalinghe", possono mettersi in luce. Fra loro, Paolo Niccolini, Felice Nazzaro – fondatore di una casa automobilistica che porterà il suo nome -, Gastone Brilli-Peri, che correrà poi per Alfa Romeo, i fratelli Carlo e Giulio Masetti, quest'ultimo vincitore di due edizioni della Targa Florio. O come il pilota locale Emilio Materassi, nella vita autista di autobus che terrorizzava sempre i passeggeri con la sua folle velocità.

Verso la fine degli anni '20 fanno la loro apparizione anche i futuri dominatori della scena automobilistica del periodo compreso tra gli anni '30 e gli anni '50. Piloti come Achille Varzi e Tazio Nuvolari, i toscani Clemente Biondetti e Luigi Fagioli, oppure ancora Mario Umberto Baconin Borzacchini, Renato Balestrero, Bruno Presenti, Carlo Pintacuda, Ferruccio Zaniratti, Enrico Benini e molti altri.

Le edizioni del 1920 e del 1921 vedono la vittoria di Giuseppe Campari e dell'Alfa Romeo, che dopo questa "doppietta" dovrà aspettare il 1968 per cogliere il terzo successo nella gara mugellana. Lo stesso pilota, oltre che per le sue vittorie, rimarrà famoso per la scommessa lanciata dopo l'edizione del Circuito del Mugello del 1929, corsa con la quale si chiude il secondo periodo di attività del tracciato.