"Barighin" e l'Auto Avio 815, la "Ferrari senza Cavallino"

Fra tutte le automobili che Emilio Storchi Fermi, detto "Barighin", riesce a portare a San Martino in Rio per arricchire la collezione di Domenico Gentili, ce n'è una che va sicuramente ricordata. Si tratta dell'Auto Avio 815, il primo modello costruito da Enzo Ferrari.

Quando si presenta il grande affare è il 1958. Da due anni "Barighin" gira l'Italia in cerca di "rottami", vetture e parti di carrozzeria da acquistare, ma in questo caso è l'Auto Avio 815 che va a cercare lui. Per la precisione, con una telefonata dell'amico sammartinese Bruno Giovanelli recatosi a Milano per lavoro.

“A ghè ‘na machina, i disen c’l’è ‘na Ferari, mo lan ga mia al Cavalein e la ga un nomer davanti”, gli racconta in dialetto Giovanelli. C'è una macchina, dicono che è una Ferrari, ma non ha il Cavallino, ha un numero davanti. "Barighin" non se lo fa ripetere due volte e parte per Milano veloce come un razzo, con il vestito buono.

Incontrato il rottamaio, il nostro eroe scopre che la misteriosa "Ferrari senza il Cavallino" non è in vendita, bensì messa da parte per recuperare l'alluminio della carrozzeria. "Barighin" si offre quindi di comprarla a peso pagandola come se fosse tutta di alluminio. Davanti a una tale offerta, il rottamaio finisce per accettare e "Barighin" porta a casa il suo trofeo che rimane a San Martino in Rio fino al 1976.