Pontedera

Dopo la Seconda Guerra Mondiale, la Piaggio partecipa alla ricostruzione dell’Italia proponendo un veicolo nuovo, a basso costo e consumo, ribattezzato dagli stessi operai Paperino, per la sua strana forma. La nascita della Vespa segna una nuova epoca in casa Piaggio. A Pontedera si abbandonano così progetti e produzioni aeronautiche e si iniziano a produrre scooter. Vespa stimola iniziative, gare, competizioni, raduni di vespisti e la nascita dei “Vespa club“.  Negli anni Settanta viene acquisita Gilera, motivo di vanto per la tecnologia e capacità italiana nel settore delle moto. Gli anni Ottanta, grazie alle migliori condizioni economiche generali, salutano nuovi prodotti, che generano la crescita degli occupati negli stabilimenti e la conquista di nuovi sbocchi sui mercati internazionali.

Inaugurato il 29 marzo del 2000, il Museo Piaggio occupa i tremila metri quadri dell’ex attrezzeria, uno dei capannoni più antichi dello stabilimento di Pontedera, consentendo il recupero di un’area industriale. In esposizione permanente troviamo le collezioni Piaggio, Vespa e Gilera. Il museo ha ricevuto il riconoscimento come miglior museo e archivio d’Impresa in Italia, nell’edizione 2003 del prestigioso Premio Impresa e Cultura. Le sue sale accolgono le collezioni Vespa (dai primi prototipi alle Vespa di serie attualmente in commercio) e Gilera (dalla moto VT 317 del 1909 alla RC600 Parigi-Dakar del 1991), accanto ai più significativi prodotti di Piaggio (i motori aeronautici degli anni Trenta, un esemplare di motrice ferroviaria MC2 de 54 del 1936, l’aereo P148 del 1951, l’Ape, il Pentarò, il Ciao e gli altri ciclomotori Piaggio).

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