Villafranca di Verona

Le otto, sorprendenti collezioni del Museo Nicolis di Villafranca – uno dei più prestigiosi musei privati in Italia e in Europa – sono la testimonianza di un patrimonio che è stato conservato, tutelato, valorizzato e tramandato per raccontare l’eredità culturale, i valori, le persone e le attività del territorio. Ne fanno parte auto e moto d’epoca, biciclette, mezzi di trasporto, ma anche strumenti musicali, macchine fotografiche e per scrivere, piccoli velivoli, accessori da viaggio e gioielli vintage. 

ll 'Museo Nicolis dell’Auto, della Tecnica, della Meccanica' è stato creato dall'imprenditore veronese Luciano Nicolis ed inaugurato nel 2000, pensato non come un museo tradizionale, ma piuttosto come un moderno contenitore culturale aperto all'innovazione, gestito tuttora da Silvia Nicolis, presidente del Museo e figlia di Luciano.

Tra  gioielli esposti, la “Motrice Pia”, il primo motore a benzina brevettato dal veronese Enrico Bernardi nel 1882, la Isotta Fraschini del 1929 apparsa in numerosi film dell'epoca, la Lancia Astura 1000 Miglia, unica al mondo e costruita appositamente per Luigi Villoresi.

Situata a sud-ovest di Verona, Villafranca si trova sulla direttrice della via Postumia, antica strada romana che collegava il Nord del Tirreno con l’Adriatico. Il nome della località testimonia le sue origini: nel 1185, infatti, il comune di Verona decreta la nascita di un borgo libero da tasse, per favorire gli insediamenti e bonificare nuovi terreni.

Il Castello Scaligero.

Simbolo della città è il Castello Scaligero: i lavori per la sua costruzione iniziano nel 1199, ma continuano per altri due secoli, fino a dargli la struttura che vediamo oggi, con il mastio centrale circondato da un’alta cinta muraria. Questa costruzione diventa caposaldo dell’imponente sistema difensivo creato dagli Scaligeri, che collegava tra loro vari castelli e rocche dei dintorni, realizzando un complesso fortificato noto come Serraglio, di cui ora rimangono poche tracce. Nel periodo del Risorgimento Villafranca è luogo di un incontro storico. Nel 1859, nel Palazzo Bottagisio, ora sede del Museo del Risorgimento, gli imperatori Francesco Giuseppe e Napoleone III siglano la cosiddetta Pace di Villafranca, preludio all’Unità d’Italia.

Palazzi storici e Corti padronali.

Ad Alpo di Villafranca sono presenti storici palazzi e corti padronali, quasi tutti residenze di famiglie nobiliari: Palazzo Magove il 13 giugno 1848 durante la battaglia di Custoza pernottò Carlo Alberto, Casa Bortolani a Cadellora, Casa Dal Santo ad Alpo Sud, Casa Dal Bosco ad Alpo nord, Casa Nicolis a Comotto, Casa Scarovanati a Chiodo. Esistono anche varie corti padronali come Corte Chiodo a Ognissanti e Corte Dall’Oca. Ma il luogo che ha maggiormente legato il nome di Villafranca al Risorgimento nazionale è l’antico Palazzo Morelli-Bugna, situato nel centro storico della città. Questa casa, appartenente un tempo a una delle famiglie più cospicue di Villafranca, ospitò nelle sue stanze diversi protagonisti del nostro Risorgimento. 

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