Nino Farina

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L'uomo dei record è la summa della supremazia tricolore su quattro ruote: a bordo di un'Alfa Romeo è il primo trionfatore nel Mondiale di Formula 1, durante il quale vince il primo Gran Premio d'Italia iridato.

Torinese, classe 1906, Farina merita un posto speciale nella hall of fame dell’automobilismo per la serie di record associati al suo nome: vincitore della prima edizione del Mondiale di Formula 1 alla guida di un’Alfa Romeo e del primo Gran Premio iridato, quello di Silverstone nel quale porta a casa anche la pole position e il giro più veloce.

Del resto le auto Farina le ha nel sangue: è nipote del celebre carrozziere Battista “Pinin” Farina, designer leggendario del made in Italy su quattro ruote. Come pilota debutta negli anni Trenta, cogliendo alcuni successi importanti e piazzamenti prestigiosi, come tre secondi posti alla Mille Miglia. Dopo aver partecipato come combattente alla seconda guerra mondiale, Farina ritorna alle corse più maturo come uomo, ma senza aver perso quella temerarietà e l’amore per il rischio che lo hanno reso famoso e che gli serviranno per affrontare le prossime sfide con piloti ben più giovani di lui.

Dopo il trionfo iridato del 1950 (condito anche dall’onore di essere il primo vincitore del Gran Premio d’Italia sul circuito di Monza), Farina rimane un protagonista del Mondiale di Formula 1, duellando ancora per il titolo con altre leggende come Alberto Ascari e Juan Manuel Fangio. Dal 1952 passa alla corte di Enzo Ferrari, che di lui scriverà nel suo libro Piloti, che gente…: “Farina era l’uomo dal coraggio che rasentava l’inverosimile. Un grandissimo pilota, ma per il quale bisognava stare sempre in apprensione […]. Al via era come un purosangue ai nastri […]; in prossimità del traguardo era capace di pazzie, ma rischiando solo del proprio, senza scorrettezze e danno ad altri. Così, aveva un abbonamento alle corsie dell’ospedale”.

Con le Rosse terminerà la sua carriera agonistica nel 1955, dopo aver iscritto per sempre il suo nome tra le leggende dell’automobilismo.