Ivano Beggio

ivano beggio

Da una piccola bottega artigiana alla sfida contro i colossi giapponesi delle due ruote: Ivano Beggio è l'uomo che ha creato il mito di Aprilia partendo dalla provincia veneziana.

La data chiave per raccontare la storia di Ivano Beggio è il 1968. Mentre in Italia e altrove si scatenano i fuochi della contestazione, nella tranquilla cittadina veneta di Noale Alberto Beggio passa il testimone della fabbrica artigianale di biciclette che aveva gestito dalla fine della seconda guerra mondiale al figlio ventiquattrenne Ivano (nato nel 1944). Ivano lavorava già da tempo nell'attività di famiglia, ma nella sua testa le due ruote ideali sono spinte da un motore potente. Avvia quindi presto la produzione di motociclette e scooter, e già nel 1975 arriva alla competizioni. La voglia di crescere è potente come i motori che escono dall'officina di Noale, e così, già nel 1977, arriva il campionato italiano cross delle classi 125 e 250. Nel frattempo i 50 cc di Aprilia raccolgono un importante successo di mercato con i modelli Colibrì, Daniela e con lo Scarabeo, il cui primo esemplare esce nel 1970.

Beggio decide di puntare con determinazione sulle corse. Dopo alcuni buoni piazzamenti nel motocross, è ora di puntare al Motondiale. Il debutto arriva nel 1985 e già al primo anno arrivano i primi podi e nel 1987 la prima vittoria sul circuito di Misano Adriatico. La fine degli anni Ottanta è una lunga preparazione all’età dell’oro Aprilia, tra gli anni Novanta e i primi del Duemila: Noale diventa competitiva ai massimi livelli, insidiando i dominatori giapponesi, e fucina di futuri campioni come Biaggi, Capirossi, Locatelli, Rossi, Poggiali e Lorenzo.

Nel frattempo Beggio guida l’azienda a conquistare importanti fette di mercato anche negli scooter su strada, inventando alcuni prodotti simbolo degli anni Novanta come l’SR e il nuovo Scarabeo. Nel 1998, Aprilia esordisce anche nel settore delle moto di grande cilindrata con la RSV Mille, mentre nel 2000 Beggio dà l’assenso all’acquisizione dei marchi Moto Guzzi e Moto Laverda. Nonostante i successi sportivi, l’azienda vive una fase di stallo che porta alla cessione del gruppo alla Piaggio. Beggio resta comunque presidente onorario dell’Aprilia fino al 2006, con l’orgoglio di aver creato un grande successo made in Italy partendo da una piccola fabbrica artigianale di biciclette.