Carlo Guzzi

carlo guzzi mandello bio

All'origine di una leggenda: la vita di Carlo Guzzi e le esperienze che l'hanno portato a costruire la sua prima motocicletta nel 1919.

Quando Carlo Guzzi, detto "Taj", non è che un bambino, la sua vita è a Milano, in corso Buenos Aires. Nato nel 1889, è il terzo di quattro figli, ha un carattere sanguigno e poca voglia di studiare. Tuttavia a scuola ci va fino a che non lo raggiunge una notizia: il padre è morto e la casa di corso Buenos Aires deve essere venduta. Carlo lascia definitivamente la scuola e si trasferisce con la madre e parte della famiglia a Mandello del Lario, presso la casa un tempo usata per la villeggiatura.

Qui "Taj" si rimbocca le maniche lavorando come apprendista presso l'officina meccanica di Giorgio Ripamonti e scopre che la sua vera passione sono i motori, specialmente le motociclette. È portato, Carlo, tanto da approdare al reparto prove motori dell'Isotta Fraschini. Ma quando scoppia la prima guerra mondiale, una nuova notizia bussa alla sua porta: è tempo di arruolarsi.

Di Carlo Guzzi si può dire una cosa: è nelle situazioni sfavorevoli che trova la leva giusta per inseguire i suoi sogni. Arruolato nella Regia Marina come maresciallo motorista, negli anni della Grande Guerra stringe amicizia con i piloti Giovanni Ravelli e Giorgio Parodi. Sono entrambi appassionati di motorismo, e "Taj" propone loro un'idea: costruire una motocicletta nuova una volta finito il conflitto.

Purtroppo Ravelli perde la vita in un incidente aereo e il trio si ritrova a essere un duo. Tuttavia il progetto prende vita grazie alle idee di Carlo e alla consulenza del fratello Giuseppe, detto "Naco", divenuto ingegnere come il padre. È il 1919. Il finanziamento della famiglia Parodi sarà fondamentale per avviare nel giro di due anni la "Società Anonima Moto Guzzi". Lo stemma sarà un'aquila ad ali spiegate, il simbolo dell'Aviazione Navale e della Regia Marina in memoria dell'amico scomparso. È l'inizio di un mito.

Nel 2011 il Comune di Mandello e l'Associazione "Amici Guzzisti" hanno dedicato a Carlo Guzzi un monumento in Piazza Leonardo da Vinci, realizzato dallo scultore marchigiano e motociclista Ettore Gambioli e dall'architetto Paolo Gambelli.