Torino

Sono fabbriche e fabbrichette, boite ed officine, scantinati e garage e nascono a Torino tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, sulla spinta di un’invenzione che cambierà la vita dell’uomo: l’automobile. A Torino sono oltre 70 le aziende automobilistiche e oltre 80 i carrozzieri: un primato non solo italiano.

Ma perché Torino? Nulla è per caso. Fin dal 1865, proprio per ovviare alla perdita di ruolo di capitale d’Italia e conseguente disperdersi di attività economiche legate alla politica e alla corte, vi era stata una politica di attrazione dei capitali stranieri e imprenditoriali, fatta di agevolazioni fiscali e daziarie, disponibilità di terreni, servizi pubblici di distribuzione di energia a costi contenuti, una rete ferroviaria in espansione. A questo si aggiungeva la presenza di una manodopera alfabetizzata e professionalmente capace, formatasi nell’Arsenale militare dei Savoia. Queste le ragioni che spiegano l’impetuoso sviluppo industriale di Torino nei decenni successivi e il suo ruolo di capitale dell’automobile.

Nella sua prima fase l’industria automobilistica torinese è contrassegnata dai nomi di veri e propri pionieri dell’automobile che, attraverso soluzioni vincenti e cocenti fallimenti hanno permesso all’automobile di diventare vera eccellenza del territorio torinese e piemontese.

Sono tante le pietre miliari della storia dell’automobile posate sul suolo torinese. A partire dalla prima automobile italiana, costruita ad opera dell’imprenditore torinese Michele Lanza nel 1895, ai fratelli Ceirano che, dal 1898 danno vita a ben undici fabbriche, tra cui la Scat, la Itala, la Rapid, la Ceirano, la Spa e la Junior. 

Ed è proprio una delle loro creazioni, la Welleyes, a costituire il primo modello FIAT, rilevando disegni, attrezzature e personale della prima fabbrica Ceirano. 

La Fabbrica Italiana Automobili Torino (più conosciuta con l’acronimo FIAT) viene fondata l'11 luglio 1899 da un gruppo di aristocratici ed imprenditori torinesi, tra i quali Giovanni Agnelli: sarà lui a prendere le redini dell’azienda e a farla crescere in maniera esponenziale rispetto alle altre realtà automobilistiche. La prima sede è in corso Dante, seguita nel 1923 da quella di Lingotto, storicamente importante dal punto di vista architettonico e produttivo perché vi si adottò il primo sistema di catena di montaggio a ciclo verticale con la fase finale del collaudo sulla panoramica pista del tetto (che aveva lasciato senza fiato lo stesso architetto Le Corbusier).

Un altro prestigioso marchio nel panorama automobilistico, l’Itala, deve la sua nascita ad uno dei fratelli Ceirano, che ne è il fondatore nel 1904. La sua fama in ambito internazionale è legata alla vittoria della Itala 35/45 HP nel primo raid automobilistico della storia, da Pechino a Parigi, guidata dal temerario principe Scipione Borghese. La leggendaria vettura può essere ammirata nel percorso espositivo del Museo dell’Automobile di Torino, dove costituisce uno dei modelli più importanti della sua collezione.

Ma non tutte le aziende nascono con l’automobile, come la Diatto, un prestigioso marchio che aveva la sua sede in corso Moncalieri: in origine vi si producevano carrozze, poi vetture tranviarie e ferroviarie e infine automobili, la cui fama si deve anche alle numerose stagioni sportive vincenti.  

Nel ricco panorama dei protagonisti della storia dell’automobile spicca il nome di Vincenzo Lancia, con un avventuroso inizio nel mondo dei motori come pilota da corsa Fiat e poi fondatore nel 1906 dell’omonima marca. I suoi prodotti acquistano rapidamente fama di robustezza, durata ed eleganza eccezionali, e si conquistano un ampio mercato.

Nel secondo dopoguerra fioriscono nuove industrie automobilistiche, tra le quali  si può ricordare la Abarth, nata nel 1949 e rilevata dalla FIAT nel 1971 e la Cisitalia, che realizza nel 1947 la famosa 202, carrozzata Pininfarina, esempio di design automobilistico che diventa opera d’arte.

La storia più recente vede in primo piano nell’industria italiana dell’auto Fiat, a partire dall’acquisizione di importanti marchi quali Lancia nel 1969, Abarth nel 1971, Alfa Romeo nel 1986 e Maserati nel 1997 fino alla fusione con il colosso americano Chrysler (FCA – Fiat-Chrsyler Automobiles) decretandone un nuovo punto di svolto nella sua storia pluricentenaria.

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