Nasce ufficialmente l'Autodromo del Mugello

circuito del mugello2

Nel 1972 comincia la costruzione dell'Autodromo del Mugello per poter disputare gare in tutta sicurezza: inaugurato due anni dopo, oggi è sede del MotoGP.

L'anno spartiacque nella storia del circuito del Mugello è il 1972. Il circuito stradale, dopo essere stato inaugurato nel 1914, alterna brevi fasi di utilizzo e lunghe fasi di abbandono fino alla rinascita definitiva del 1964. Nonostante le premesse siano buone e vengano gettate proprio in questo periodo le basi per l'attuale fortuna del Mugello, c'è ancora un problema che funesta le gare qui disputate: la sicurezza.

Fra 1967 e 1970 hanno luogo sul circuito del Mugello due incidenti in cui perdono la vita, nel primo, il pilota Gunter Klass e nel secondo un bambino che assiste alle prove, travolto dall'Alfa di Spartaco Dini. Nel 1971 le autorità preposte a gestire la sicurezza richiedono quindi che vengano recintati tutti i 65 km del percorso. La cosa è impossibile, dunque viene sancita un'altra volta la fine del circuito del Mugello. Un provvedimento che però getta le basi per un nuovo inizio.

Nel 1972 cominciano i lavori per costruire un circuito ufficiale, l'Autodromo del Mugello, fra i comuni di Scarperia e San Piero, interessati fin dall'inizio dal passaggio dell'originario tracciato stradale. L'iniziativa viene, come sempre, dall'Automobile Club di Firenze. L'area scelta misura 170 ettari, la progettazione è assegnata all'ing. Gianfranco Agnoletto e la pista viene inaugurata il 23 giugno 1974 con una gara di monoposto della Formula 5000. Sono passati esattamente 60 anni e 2 giorni dalla primissima corsa del Mugello.

Pur rinnovato negli anni, l'Autodromo non ha subito alcun cambiamento nel tracciato, fatto più unico che raro nel panorama internazionale. Il tracciato misura 5.245 metri. Presenta un rettilineo in salita lungo oltre 1 km - dove le MotoGP da 990 cm3 raggiungono una velocità di circa 340 km/h - severi cambi di pendenza e curve molto veloci, cieche e impegnative, come l'"Arrabbiata 1", l'"Arrabbiata 2" e la "Curva Materassi". Da notare anche la Casanova-Savelli, una chicane destra-sinistra in discesa, importante per il tempo sul giro. Altro punto fondamentale è la curva "San Donato", la prima del tracciato (posta in fondo al rettilineo sopracitato), dove è importante frenare il più tardi possibile.

Oggi, la gara principale che si tiene presso l'Autodromo è il Gran Premio d'Italia valido per il Motomondiale, all'inizio di giugno. Inoltre, il circuito è sede abituale di test e prove di F1, delle case leader nel mondiale MotoGP e del mondiale Superbike, di case automobilistiche e motociclistiche nazionali e internazionali. Oltre alla Formula 5000, che ha battezzato l'Autodromo, il circuito ha ospitato la Formula 3000, la Formula Due, il Fia-Gt e, unico impianto italiano, l'ITC. Ed è una gioia anche per gli spettatori, che possono "partecipare" con grande intensità alle gare grazie alle tribune naturali lungo l'intero anello della pista.