La Lamborghini Miura e i suoi ingegneri: Dallara e Stanzani

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Nel 1966 vede la luce la Lamborghini Miura, antenata del modello Countach, frutto del lavoro di noti progettisti fra cui Gian Paolo Dallara e Paolo Stanzani.

"Miura" è il nome di una razza di tori da combattimento, ed è anche il nome scelto da Lamborghini per un suo fortunato modello di auto: la P400 Miura. Presentata al Salone di Ginevra del 1966, si tratta della prima vera supercar entrata nella storia dell'auto moderna. Molto bassa, filante, sinuosa, dichiara una velocità di 300 km/h. Al suo confronto la concorrenza sembra improvvisamente vecchia, indietro sui tempi. I 50 esemplari previsti vanno subito a ruba: attori, sovrani, aristocratici... nella crème de la crème, tutti vogliono la Miura. E dietro questa macchina da sogno, ovviamente, c'è il lavoro degli uomini, in particolare degli gli ingegneri Paolo Dallara e Gian Paolo Stanzani.

Al tempo della Miura, Dallara è capo dell'ufficio tecnico. È in Lamborghini dal 1963, quindi dall'apertura a Sant'Agata Bolognese. Lo stesso Ferruccio lo vuole con sé fin da subito: l'ingegnere parmense non ha che 27 anni quando entra alla casa del Toro, ma ha già lavorato in Maserati e in Ferrari. E in Lamborghini, le sue doti sbocciano: infatti la prima vettura del Toro – la 350 GT – porta già la sua firma. Dallara resterà a Sant'Agata fino al 1968 per poi accettare un incarico nel mondo della F1 e della F2.

Sarà proprio Paolo Stanzani, il suo vice, a sostituirlo come capo dell'ufficio tecnico. D'altronde anche Stanzani, assunto subito dopo la laurea, fa parte della ciurma fin dai primi anni di attività. Dopo la Miura e il nuovo incarico, seguirà di persona la creazione dell'Espada – derivata dalla Marzal, una rielaborazione della Miura -, dell'Urraco e della Countach, vera erede del "toro da corsa".

Lo stesso Stanzani racconterà che la Countach nasce dall'estremizzazione delle caratteristiche della Miura: un’estetica da far girare la testa, prestazioni esaltanti, tecnica innovativa. La vettura avrà un successo strepitoso proprio negli anni in cui Stanzani lascia Lamborghini in seguito alla vendita della società, avvenuta nel 1974.