Sant'Agata Bolognese
Sant'Agata Bolognese fa parte della Rete Nazionale Città dei Motori in quanto sede di Lamborghini. Qui, Ferruccio Lamborghini aprì nel 1963 la sua fabbrica, destinata a entrare nella storia dell'auto di lusso con modelli come Miura, Countach ed Espada. Dallo stabilimento di Sant'Agata sono passati ingegneri, progettisti e designer di alto livello che hanno contribuito a rendere speciali le vetture della casa del Toro. Persone come Giotto Bizzarrini, Paolo Stanzani, Gian Paolo Dallara, Horacio Pagani, il collaudatore Bob Wallace hanno lasciato una traccia nella storia automobilistica italiana, legando il loro nome a Lamborghini e a Sant'Agata Bolognese. Oggi lo stabilimento include un museo di recente apertura che celebra la storia di Ferruccio e delle sue "automobili perfette", nate come lui sotto il segno del Toro.
Informazioni turistiche Sant'Agata Bolognese
Porta Otesia e pubblico orologio
Si tratta dell'edificio simbolo di Sant'Agata, l'unica porta giunta fino a noi a testimonianza delle quattro che componevano l'antica cinta fortificata. Porta Otesia conserva tracce del ponte levatoio, oggi restaurato, e della torretta su cui si erge l’originaria "bertesca", luogo di riparo e perlustrazione. All'interno si trova il pubblico orologio e, alla base, il locale un tempo adibito a prigione. La cella esistente è oggi corredata di strumenti e accessori rievocanti il passato.
La Partecipanza Agraria e la Sala delle Colonne
La partecipanza è un'antica istituzione locale, riconducibile a una forma di proprietà collettiva di terreni bonificati e resi coltivabili. Si tratta di un'enfiteusi dell'Abbazia di Nonantola che, dietro corrispettivo di un piccolo canone, era concessa in gestione a gruppi di persone o famiglie di residenti. Tutt'oggi la Partecipanza Agraria è un grande patrimonio storico per la comunità grazie al singolare meccanismo di distribuzione delle terre, ma anche per l'impegno nel recupero di opere artistiche esposte presso la Sala delle Colonne.
Il Teatro Ferdinando Bibiena
All'interno del Palazzo Municipale si trova un piccolo teatro, gioiello del XVIII secolo. La sua origine si lega al primo teatro, progettato e dipinto da Ferdinando Bibiena, distrutto da un incendio prima dell'inaugurazione. Oggi Teatro Comunale, è tornato alla sua funzione originaria nel 1998 quando è stato inaugurato alla presenza di una madrina d’eccezione: la santagatese Nilla Pizzi, regina della musica italiana. Nella sua gradevole cornice, con tanto di soffitto decorato e maestoso lampadario a gocce, ha luogo ogni anno la rassegna TreTeatrixTe.
L’oratorio dello Spirito Santo
Situato accanto a Porta Otesia, fu sede della Confraternita dello Spirito Santo. Al suo interno sono presenti tredici affreschi, in parte risalenti alla metà del '500, raffiguranti gli apostoli e il Salvatore a grandezza naturale. Sull'altare campeggia una pala seicentesca che rappresenta la discesa dello Spirito Santo, opera del lucchese Giovanni Battista Digerini. Completano l’elenco dei tesori dell'oratorio le reliquie di oltre venti santi, qui conservate fin dal '700 e provenienti direttamente da Roma. L'intero complesso è stato annoverato fra i Monumenti Nazionali.
Esposizione museale "La villa nel pozzo"
Nel Palazzo del Municipio è temporaneamente allestita l'esposizione "La villa nel pozzo" per documentare un importante ritrovamento archeologico avvenuto nel 2013, quando p stata riportata alla luce una villa rustica di epoca romana. Le sottofondazioni murarie hanno permesso di stabilire l'esatta planimetria: la villa era dotata di un grande portico e diversi vani, fra cui ambienti destinati alla spremitura dell'uva e un pozzo. Questo, situato al centro del complesso, nel corso dei secoli ha raccolto nel suo incavo numerosi sedimenti databili fra il I secolo a.C e il II secolo d.C.. Una vera miniera di informazioni che ha restituito resti vegetali e animali, frammenti di materiali e utensili quali recipienti, brocche, vasi, pettini, cucchiai e altri oggetti in metallo, legno, pietra, ceramica e vetro.
Fiera di maggio
È uno degli appuntamenti più attesi dell'area persicetana: una vera sagra tradizionale del paese, con esposizioni, mostre, sport, gastronomia e spettacoli. Da più di 30 anni, si tiene ogni ultimo fine settimana del mese di maggio.
I percorsi che passano da Sant'Agata Bolognese
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