San Cesario sul Panaro

Con oltre 9000 mq di superficie, la struttura del Museo Horacio Pagani e Atelier di produzione rappresenta la sintesi tra tradizione ed innovazione, dove ogni dettaglio architettonico risponde al concetto di fondo, tipicamente rinascimentale, che vede arte e scienza unite indissolubilmente. Al suo interno vive una bottega artigiana moderna, che persegue l’esclusività della produzione, creando a mano veri e propri abiti su misura: le Hypercar Pagani.

La storia del fondatore è custodita all’interno del Museo Horacio Pagani, la galleria che ripercorre le tappe del giovane designer che dall’Argentina arriva a Modena, nel cuore della Motor Valley, per realizzare il suo sogno più grande: costruire una supercar così come l’ha sempre immaginata in ogni dettaglio. Insieme ai primissimi esemplari di Zonda, datati 1998, troviamo le iconiche Zonda Cinque, Zonda R e Huayra, modelli unici che hanno fatto la storia del marchio, esposti per la prima volta insieme in una collezione esclusiva, accessibile ai visitatori di tutto il mondo.

La Basilica di San Cesario.

La Basilica di San Cesario è una delle più antiche e prestigiose chiese in stile romanico dell’Emilia-Romagna. Fu costruita nel decimo secolo sui resti di un preesistente luogo di culto di cui vennero riutilizzati dei materiali, e fu dedicata al culto del martire Cesario del quale si conserva una preziosa reliquia. L'edificio, in mattoni, presenta una architettura semplice e solenne. L’interno, maestoso e suggestivo, ha beneficiato di imponenti lavori di restauro iniziati nel 1946 e proseguiti per venti anni. Lungo la navata destra è situata la tomba di Gian Galeazzo Boschetti, monumentale opera del più famoso e importante scultore plastico modenese Antonio Begarelli (1499 - 1565). Risale invece al 1544 la costruzione del campanile, sulla navata nord, dono di Susanna Pico della Mirandola, vedova del conte Roberto Boschetti.

Villa Boschetti.

La costruzione, che fu la residenza dei conti Boschetti e che ora è proprietà comunale, è il risultato di successivi accorpamenti e modifiche avvenute a partire dal ’700. La parte più antica risale all’inizio del ’700 e corrisponde alla elegante facciata, mentre la parte più recente è quella che si affaccia sul giardino sorretta da imponenti arcate. Si collega alla villa un’ala ottocentesca con al centro una costruzione rotonda robusta chiamata “caffè haus”, un salottino dove i conti prendevano riposo durante le soleggiate giornate estive.

Al piano terra il cortile quadrangolare, mantenuto così fin dalle origini, offre un’ottima acustica e per questo motivo è sede di numerosi spettacoli musicali e teatrali. Le sale sono arricchite da affreschi sulle pareti e  vengono tuttora utilizzate per mostre ed esposizioni. Così come il parco retrostante è location di feste, sagre e rassegne culturali estive. Tra queste manifestazioni spicca 'Arcipelaghi Sonori', Festival Internazionale di Musica Etnica: è un appuntamento di fine estate ormai consolidato nel panorama musicale nazionale.

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