Corradino d'Ascanio e l'elica a passo variabile

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Nel 1932 approda alla Piaggio il grande ingegnere Corradino d'Ascanio, già inventore del primo elicottero e dell'elica a passo variabile, futuro "papà" della Vespa.

Nel 1932 un ingegnere abruzzese di nome Corradino d'Ascanio comincia a collaborare con Piaggio come consulente. Nel settore aeronautico si è fatto un nome come inventore del primo elicottero, il D'AT 3. Ancora non sa che il suo nome sarà legato a doppio filo anche alla mitica Vespa, di cui coordinerà l'invenzione da lì a quattordici anni.

Inoltre, quando Corradino d'Ascanio arriva in Piaggio, ha appena inventato uno strumento rivoluzionario per il mondo della nautica e dell'aeronautica. Si tratta dell'elica a passo variabile, che permette di ottenere migliori accelerazioni e manovrabilità dei mezzi, nonché di invertire il moto delle navi senza impiegare riduttori o motori reversibili.

L'elica a passo variabile continua a fare la fortuna di Corradino d'Ascanio anche durante la seconda guerra mondiale. Ma finito il conflitto, il mercato degli aerei si contrae e la stessa Piaggio per cui d'Ascanio lavora rischia di chiudere. A quel punto, a Enrico Piaggio non resta che pensare a un nuovo prodotto scommettendo su due carte vincenti: la funzionalità dei suoi componenti aeronautici e la genialità del suo migliore collaboratore. Il risultato sarà la Vespa.