L'inchiostro viola di Enzo Ferrari

108830F

Fra le particolarità di Enzo Ferrari c'è anche la scelta di utilizzare solo inchiostro viola per le sue comunicazioni scritte: un tenero ricordo legato al padre Alfredo.

Indossava sempre un paio di occhiali da sole, scuri. Non prendeva mai l'ascensore. Non andava mai in ferie e restava al lavoro fino a tarda notte. Con gli amici e i dipendenti parlava volentieri in dialetto modenese. Sono tanti gli aneddoti su Enzo Ferrari, uomo dal carattere unico e particolare. E fra gli elementi che l'hanno sempre caratterizzato, c'è anche una scelta particolare in fatto di inchiostro.

Per le sue comunicazioni scritte, Enzo Ferrari utilizzava solo ed esclusivamente una penna stilografica con inchiostro viola. Questo colore, infatti, è inserito a pieno titolo fra quelli legati al Commendatore dopo il "rosso corsa" delle sue automobili e il fondo giallo del cavallino rampante, colore di Modena. Il legame di Enzo Ferrari con il viola, però, ha radici lontane e risale al ricordo delle copie dei documenti conservati da suo padre, Alfredo Ferrari.

"Mio padre scriveva le sue lettere facendo prima una minuta sul retro delle buste che riceveva - raccontava lo stesso Enzo Ferrari - poi le batteva sulla piccola macchina da scrivere Royal e firmava con un lapis copiativo. Teneva poi diligentemente copia di tutto nel copialettere bollato: una specie di fotocopia ante litteram che si otteneva con un piccolo torchio a pressione. Gli umidi duplicati riprodotti risultavano, sia nel testo che nella firma, di un intenso colore violaceo. Da quel ricordo, la mia fedeltà al viola".