Il Tridente e la macchina da presa

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Un viaggio nei film italiani e stranieri che hanno visto sul set diversi modelli di vetture Maserati, da Cronaca di un amore di Antonioni a Ocean's Thirteen di Steven Soderbergh.

Italia - Stati Uniti d’America: da Modena a Hollywood il passo è breve. Per la casa del Tridente gli USA sono il primo mercato, nonché un paese dove il marchio ha sempre nutrito un gran numero di appassionati. Il suo fascino deriva innanzitutto dai suoi successi su suolo americano come la 500 Miglia di Indianapolis nel ’39 e ’40, la Pikes Peak del ’46, la 12 Ore di Sebring del 1957. Inutile dire che il binomio tricolore / stars and stripes ha fatto furore anche nel cinema. Molti attori – americani e non – hanno guidato o posseduto vetture Maserati, da David Niven a Peter Sellers, a proprietari come Marcello Mastroianni, Peter Ustinov, Renato Rascel, Omar Sharif. E sono molti i film in cui compaiono alcuni modelli della casa del Tridente.

Nel 1950 una A6 1500 fa la sua prima comparsa in Cronaca di un amore di Michelangelo Antonioni, con Lucia Bosé. Lo stesso anno, il medesimo modello compare anche in Una domenica d'agosto di Luciano Emmer. A partire dal '55, Italia e USA danno vita a una serie di pellicole memorabili: The Racers di Henry Hathaway, Two weeks in another town di Vincent Minnelli, Una vita difficile e Il Boom per le regie di Dino Risi e Vittorio De Sica, con Alberto Sordi. Siamo già arrivati al '64. La A6 GCS e la 3500 GT Spyder Vignale, le Maserati soprattutto utilizzate sui set in questo periodo.

Successivamente si gira Signore e Signori di Pietro Germi con Virna Lisi, e parte tutta la migliore produzione italiana di Alberto Sordi, fra cui Il medico della mutua di Luigi Zampa, Il Prof. Dott. Guido Tersilli di Luciano Salce, La più bella serata della mia vita di Ettore Scola. "Albertone" prova quasi tutte le Maserati: dalla Mistral Spyder alla Quattroporte, passando per la Ghibli Spyder e la Indy.

Le Maserati battezzate con nomi di venti, infatti, sui set vanno forte. Una Ghibli figura anche in La Piscine con Alain Delon e Romy Schneider, in In nome del popolo italiano di Dino Risi guidata a da Ugo Tognazzi, e in Il secondo tragico Fantozzi di Luciano Salce con Paolo Villaggio. Tognazzi lo ritroviamo anche al volante di una Mistral Spyder in La Bambolona di Franco Giraldi, mentre Alain Delon ritorna in pista con una Merak La prima notte di quiete di Valeria Zurlini. Sempre una Merak celebra Adriano Celentano ed Eleonora Giorgi in Mani di velluto.

In anni più recenti, una Quattroporte compare nel film The running man di Paul Michael Glaser, con Arnold Schwarzenegger. Arriviamo poi al 2003 di Charlie’s Angels II, la pellicola che ha sancito il ritorno ad Hollywood della nuova gamma Maserati, di nuovo commercializzata negli USA. Cameron Diaz, Drew Barrymore, Lucy Liu, Demi Moore, sono le star, e con loro fa bella mostra di sé una Maserati Spyder con motore 4.200 cc.

Seguono Underworld con Kate Beckinsale e Scott Speedman e The Prince and Me con Julia Stiles e Luke Mably: in entrambi i film, ecco la 3200 GT. Dulcis in fundo, nel 2007, per un nuovo salto di qualità, la nuova Quattroporte è protagonista nel film Ocean’s Thirteen di Steven Soderbergh con George Clooney, Brad Pitt, Matt Damon, Al Pacino e Andy Garcia.