Museo Nazionale dell'Automobile di Torino

MUSEO NAZIONALE DELL’AUTOMOBILE DI TORINO

Un viaggio lungo un secolo nella storia dell’automobilismo

Custode e testimone della creatività artigiana e industriale legata al mondo dei motori, il MAUTO - Museo Nazionale dell’Automobile di Torino è un viaggio attraverso la storia dell’automobile per raccontare la sua evoluzione da mezzo di trasporto a oggetto di culto, ma anche le trasformazioni epocali che hanno influito sulla società, il costume e il modo di vivere. Tra le collezioni più rare e interessanti nel suo genere, con oltre 200 vetture originali di 80 marche diverse esposte nella sede di corso Unità d’Italia 40, quello di Torino è uno dei musei automotive più famosi al mondo che non si rivolge però solamente agli appassionati di motori, ma è stato concepito per coinvolgere un pubblico molto vasto ed eterogeneo.

Il Museo Nazionale dell’Automobile nasce nel 1932 da un’idea di due pionieri del motorismo nazionale, Cesare Goria Gatti e Roberto Biscaretti di Ruffia (primo Presidente dell’Automobile Club di Torino e tra i fondatori della Fiat). Fu però il figlio Carlo, al quale nel 1960 fu intitolato il Museo Nazionale dell’Automobile, a ideare e radunare l’esposizione iniziale, con l’intento di raccontare una giovane e già affascinante storia dell’automobile.

L’avveniristica ristrutturazione, ultimata nel 2011 su progetto dell’architetto Cino Zucchi, e la spettacolare contestualizzazione scenografica creata da François Confino hanno dato un nuovo volto al museo rendendo l’esperienza di visita immersiva e affascinante.

Il percorso espositivo, sviluppato su tre piani, è un viaggio emozionale tra vetture d’epoca e auto da sogno, importanti prototipi e modelli iconici, mentre in sottofondo risuonano canzoni degli anni Sessanta e il ruggito dei motori della Formula Uno.

Il processo creativo è al centro del racconto museale, ma le automobili esposte testimoniano anche gli avvenimenti sportivi e sociali a cui hanno partecipato, come hanno sedotto il grande pubblico e perché alcune di esse sono diventate parte integrante della memoria collettiva del Novecento.

La visita è arricchita e resa ancora più speciale dagli spazi espositivi che ospitano le mostre temporanee, da attività organizzate, visite personalizzate e laboratori didattici.

Al percorso espositivo si aggiungono il Centro di Documentazione, tra i più preziosi in Europa per la singolarità delle sue collezioni, e l’Open Garage, cuore del Centro di Restauro del MAUTO, entrambi fiore all’occhiello della struttura e frutto dell’impegno costante nella ricerca e nel recupero della storia del settore.

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