La storia dello stabilimento Guzzi
Mandello del Lario e Moto Guzzi: un legame nato (quasi) per caso nel 1921, cresciuto negli anni assieme all'azienda e al paese.
Quando Carlo Guzzi progetta la sua prima motocicletta nel 1919, la sede scelta per avviare la Società Anonima Moto Guzzi è Genova. I Parodi, suoi finanziatori, sono armatori genovesi, e anche Carlo è genovese per metà. Inoltre, la città è all'avanguardia nel settore meccanico per la presenza di Ansaldo. Ma è anche scossa da agitazioni sociali, mentre la neonata impresa ha bisogno di un luogo di produzione calmo. Mandello del Lario, il paese dei Guzzi, si rivela la scelta vincente. È il 15 marzo 1921.
Alla fine dello stesso anno, lo stabilimento Guzzi misura 300 mq e impiega 17 operai. Arriverà a impiegarne 1.590 negli anni '50 (il massimo mai raggiunto) espandendosi fino ai 54.000 mq. Grazie alla sua presenza crea fin da subito un indotto nell'area di Mandello, favorendo l'insediamento di aziende legate al mondo motoristico come Gilardoni Cilindri e Lafranconi Silenziatori.
Una volta partita la produzione, Moto Guzzi supera la crisi degli anni '30 e la seconda guerra mondiale costruendo motocicli per l'Esercito, ma si impone presto anche nel mondo delle corse motociclistiche. Prima di abbandonare le corse nel 1957, Guzzi colleziona 11 primati mondiali di velocità, 14 campionati mondiali, 55 campionati esteri e 50 campionati nazionali di velocità. La chiave del successo è l'aerodinamicità. Modelli da corsa e da strada quali Falcone, Condor, Cardellino, Airone, Galletto sottolineano questo legame. Come del resto lo stemma, l'aquila alata simbolo della Regia Marina e adottata in ricordo di Giovanni Ravelli, pilota morto in volo e amico di Carlo Guzzi.
Lo stabilimento segue da subito la strada dell'innovazione. Nel dopoguerra si dota di due centrali per la produzione di energia elettrica, un ponte radio per comunicare con le filiali di Milano e Genova, un proprio distributore di carburante e della primissima galleria del vento per i test su motocicli. Inoltre, Moto Guzzi si fa strada anche nei settori dei motocarri e delle macchine agricole.
Mentre cresce la produzione, cresce anche il rapporto con la città e i suoi abitanti, molti dei quali impiegati nello stabilimento. Anche il loro tempo libero viene tenuto in considerazione grazie a spazi di dopolavoro usati soprattutto per fare musica, mentre fuori dallo stabilimento artisti, scrittori e registi legano il proprio nome e le proprie realizzazioni al mito Guzzi. Oggi la casa di Mandello fa parte del gruppo Piaggio & C. S.p.A. assieme al gruppo Aprilia, in cui già era compresa.