Imola

Imola è sede dell’Autodromo intitolato ad Enzo e Dino Ferrari, pista tra le più iconiche e leggendarie nella storia e nel presente della Formula 1, del Motomondiale e della Superbike. Il suo tracciato, inaugurato nel 1953, è universalmente riconosciuto come tecnico ed impegnativo, da affrontare a ritmi elevati, ed è uno dei pochi con senso di marcia antiorario.

La storia dell’Autodromo di Imola ha inizio nel 1950, quando quattro amici imolesi appassionati di corse automobilistiche (Alfredo Campagnoli, Graziano Golinelli, Ugo Montevecchi e Gualtiero Vighi) realizzano il sogno di costruire un circuito stabile fra la sponda destra del fiume Santerno, il Parco delle Acque Minerali e le colline intorno alla città. Il presidente del Moto Club imolese, Checco Costa, si buttò con entusiasmo nel progetto e curò personalmente il disegno delle curve e del loro raggio. Il 19 ottobre 1952, in occasione del primo collaudo, Enzo Ferrari fece provare una 340 Sport ai suoi piloti Alberto Ascari, Giannino Marzotto e Luigi Villoresi. L’inaugurazione ufficiale avviene il 25 aprile 1953 con una gara motociclistica valevole per il campionato italiano delle classi 125 e 500 (il Gran Premio CONI) e una gara nazionale per le classi fino a 250 cc (il Gran Premio Città di Imola), davanti 60mila spettatori. 

La Formula 1 esordisce sul tracciato imolese il 21 aprile 1963 con la prima gara non ufficiale, vinta dallo “scozzese volante” Jim Clark al volante della Lotus Climax Brm. Il Motomondiale approda invece sul circuito il 7 settembre 1967 (Gran Premio delle Nazioni). Dopo ampi lavori di ristrutturazione del circuito e la costruzione del nuovo edificio box, si svolge nel settembre 1979 un nuovo GP di Formula 1, che nel 1981 diventa una delle due prove italiane del Campionato Mondiale come Gran Premio di San Marino.

Nel ricordo di tutti rimane la drammatica edizione del 1994: in poco più di 24 ore persero la vita sia Roland Ratzenberger che Ayrton Senna. Dopo la doppia tragedia il tracciato venne profondamente modificato allo scopo di migliorare la sicurezza. Con questa nuova configurazione Imola rimane in calendario fino al 2006, e dopo un lungo periodo di ‘esilio’ ritorna tra i circuiti del Campionato Mondiale di F1 nel 2020, con la denominazione di Gran Premio dell’Emilia Romagna. si svolgerà in due giorni senza il venerdì con le prove libere. La vittoria andrà a Lewis Hamilton su Mercedes, che conquista il settimo titolo costruttori. Nel 2021 il GP di Formula 1 torna a Imola tra il 16 e il 18 aprile e la vittoria va a Max Verstappen su Red Bull.

A partire dal 1996, e nei tre anni successivi, torna a far tappa a Imola il Motomondiale con il GP Città di Imola. Inoltre, nel 2001 debutta lo spettacolare Campionato del Mondo Superbike, mentre nel 2004 il circuito ospita per la prima volta il Campionato Europeo Turismo FIA (ETCC) e la gara del Campionato Mondiale FIA GT. L’autodromo, di proprietà del Comune, ospita anche altre manifestazioni sportive motoristiche e non, eventi musicali e culturali: dalla Driving Experience alla guida di supercar agli Open Days, dall’ Historic Minardi Day alla classica Mostra Scambio del Crame, dal passaggio del Giro d’Italia di ciclismo ai grandi festival che hanno fatto la storia della musica.

Nel contesto dell’Autodromo è allestito anche il Museo Multimediale Autodromo di Imola Checco Costa (MAICC), mentre all’interno del Parco Acque Minerali si trova il monumento commemorativo dedicato ad Ayrton Senna: una statua in bronzo, tuttora meta di pellegrinaggio per i suoi fan, realizzata dall’artista toscano Stefano Pierotti e posizionata in corrispondenza della Curva del Tamburello, che fu fatale al pilota brasiliano.

La Rocca sforzesca.

I lavori per la costruzione della Rocca cominciarono probabilmente nel 1332, ma l'edificio fu costruito sui resti di un torrione preesistente, risalente all'XI° secolo. Nel XV° secolo il castello venne adeguato ai nuovi sistemi di difesa richiesti dalle armi comparse in quel tempo, sotto la guida di Gian Galeazzo Sforza. In quel periodo che la Rocca assunse la struttura attuale, caratterizzata dai quattro torrioni perimetrali e dal mastio, abbassato di alcuni metri, per poter resistere meglio ai colpi delle armi da fuoco. Oltre agli scopi difensivi, le mura servirono anche come prigioni, dove nella prima metà del XV° secolo vi fu rinchiuso per dodici anni Antonio Ordelaffi, signore di Forlì. Nel 1499 la Rocca fu assediata e conquistata da Cesare Borgia e nel 1502 lo stesso Borgia chiamò Leonardo da Vinci per preparare i disegni e i lavori di rafforzamento dell'edificio dopo i danni subiti dall'artiglieria borgiana. Il complesso, dopo un massiccio restauro, è stato aperto al pubblico come museo nel 1973: ospita tuttora una collezione di ceramiche e una raccolta di armi da circa 600 pezzi, databili tra il XIV° e il XX° secolo.

Il Parco delle Acque Minerali.

Il Parco comprende una vasta area al di là del fiume Santerno, attorno al monte Castellaccio. Le origini risalgono al 1830, quando ai piedi del monte furono scoperte quattro sorgenti d'acqua altamente mineralizzata, due che contenenti zolfo e due ferro. Già l'anno successivo nacque attorno alle sorgenti il primo stabilimento idroterapico, fin da subito frequentatissimo dagli imolesi.

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