Castel d'Ario

Castel d'Ario fa parte della Rete Nazionale Città dei Motori in quanto città natale di Tazio Nuvolari. Nato il 16 novembre 1892, il "Mantovano Volante" si appassionò presto allo sport e alla velocità, ma il suo debutto nel mondo delle corse motociclistiche avvenne solo all'età di 28 anni. Nonostante la sua età già "avanzata", dalle moto passò alle automobili facendo la fortuna di Alfa Romeo e della prima Scuderia Ferrari. Famoso per le sue imprese incredibili, per il suo stile di guida spericolato e per essere sopravvissuto a numerosi incidenti, Nuvolari riportò in tutto 141 vittorie, di cui 49 su moto e 92 su auto. La storia lo ha consacrato a pieno titolo come uno dei piloti migliori della storia.

Castel d'Ario è un comune situato a 16 km da Mantova. Il suo nome risale al 1876 quando venne abbandonata la storica denominazione di Castellaro. Fu l'assessore Luigi Boldrini, amico di Giosuè Carducci, a suggerire il nome composto facendo riferimento al Castello, elemento caratterizzante del luogo, e al centurione romano Ario. Infatti, è proprio a lui che potrebbe risalire la prima fortificazione del territorio al tempo dell'imperatore Augusto. Importante centro agricolo e di allevamento, Castel d'Ario si sta trasformando in paese residenziale e industriale, con stabilimenti a carattere alimentare, meccanico, tessile e calzaturiero.

I monumenti di interesse storico-artistico

Il Castello che dà il nome al paese risale al Basso Medioevo e conserva l'intera cinta muraria. Al suo interno hanno sede il Palazzo Pretorio e il mastio detto "Torre della Fame". La chiesa parrocchiale della Beata Vergine Maria risale alla metà del '700, costruita su progetto dell'architetto Girolamo Dal Pozzo. Anche il Municipio è coevo, inaugurato nel 1781. Progettato da Antonio Chinaglia, oggi domina la centrale piazza Garibaldi su cui affacciano portici settecenteschi, due teatri costruiti fra '800 e '900 e alcuni palazzi liberty. Infine, tappe particolari nei dintorni di Castel d'Ario sono le corti antiche di Villagrossa, Bosello e Susano, appartenute per mezzo millennio ai Gonzaga.

Tipicità e tradizioni enogastronomiche

Castel d'Ario è zona di risaie, per questo è inserita nell'itinerario turistico "Strada del riso e dei risotti mantovani" ed è comune capofila dell' "Ecomuseo della risaia, dei fiumi e del paesaggio rurale mantovano". Il piatto tipico è il riso alla pilota, secondo una ricetta antica di due secoli, recentemente certificato DeCO (Denominazione Comunale di Origine).
La tradizione del risotto trova riscontro nella Festa del Riso organizzata ogni anno dalla Pro Loco, nella prima metà di maggio. L'area vicino al castello si anima, e per circa dieci giorni una grande varietà di risotti e altre specialità gastronomiche locali sono preparate e servite ai partecipanti.
Altro evento legato al cibo, ma non al riso, è la Bigolada. Si tratta di una grande festa in piazza Garibaldi, fissata ogni anno al primo giorno di Quaresima. Quintali di grossi spaghetti vengono cotti in piazza, dentro enormi paioli, conditi con ragù a base di sarde e acciughe, e serviti da mezzogiorno a sera a chi si presenta con l'apposita terrina. La Bigolada risale al 1848 e, benché oggi sia una festa, in origine nacque come protesta della povera gente verso il potere austriaco e clericale.

Veduta del castello di Castel d'Ario.

Castel dArio castello

Monumento a Tazio Nuvolari di Andrea Zangani.

Castel dArio monumento Tazio Nuvolari Zingani

La "Bigolada", tradizione di Castel d'Ario.

Castel dArio la bigolada

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